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I pro e i contro di una casa prefabbricata

Le case prefabbricate fino a qualche anno fa venivano considerate alla stregua dei container impiegati per situazioni di emergenza: edifici di scarso valore estetico che trasmettevano una sensazione di trascuratezza. Ebbene, oggi la situazione è molto diversa, anche per merito delle tecnologie più recenti. Le case prefabbricate moderne offrono un gran numero di vantaggi, frutto della logica di standardizzazione e serialità che sta alla base del processo di costruzione. Ma questo non vuol dire che tali abitazioni siano tutte uguali, anzi. È vero che in laboratorio si realizzano pezzi tutti uguali, ma è altrettanto vero che poi sul posto essi potranno essere assemblati in modi diversi, a seconda del progetto.

Perché scegliere le case prefabbricate

Le case prefabbricate costano meno di quelle tradizionali, ma questo è solo uno dei tanti motivi per cui vale la pena di sceglierle. C’è da contare, infatti, anche i tempi di realizzazione ridotti. Inoltre, con un prefabbricato non ci possono essere brutte sorprese, a differenza di quel che succede nell’edilizia tradizionale, quando a volte il preventivo iniziale della ditta di costruzione è caratterizzato da una percentuale elevata di variazione a consuntivo. I cantieri classici, inoltre, durano molto di più, e questo si traduce in spese di mantenimento più elevate. Di solito non ci vogliono più di tre mesi per portare a termine una casa prefabbricata, anche se in questo conteggio bisogna escludere i tempi necessari per l’approvazione dei titoli edilizi, che sono di carattere prettamente burocratico.

La sostenibilità ambientale

Anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale le case prefabbricate possono essere ritenute all’avanguardia, per esempio in virtù dei materiali che vengono impiegati per realizzarle: il legno e il cemento. Stiamo parlando, infatti, di due materiali che offrono benefici significativi dal punto di vista della durabilità e delle prestazioni energetiche. In generale con i prefabbricati c’è poco spazio per gli imprevisti, e tutte le procedure sono controllate: il che implica un consistente risparmio di energia e di risorse.

L’impatto ecologico

Sempre rimanendo in tema ecologico, sia il legno che il calcestruzzo sono caratterizzati da un alto potere isolante (anche a livello acustico, oltre che sul piano termico). I prefabbricati in legno possono essere considerati delle macchine ecologiche perché bloccano l’anidride carbonica che si accumula negli alberi. Nel momento in cui la casa sarà giunta al termine del suo ciclo di vita utile sarà possibile smontare i componenti, tendenzialmente assemblati a secco, per poi riusarli secondo la logica del cradle to cradle. Ciò è vero non solo per il legno ma anche per il calcestruzzo, che una volta frantumato può diventare aggregato per nuovi edifici.

La sicurezza antisismica

Fra i numerosi aspetti positivi che contraddistinguono le case prefabbricate in legno c’è un livello di sicurezza antisismica molto più elevato di quello che caratterizza le abitazioni tradizionali. Inoltre le caratteristiche intrinseche del legno garantiscono una resistenza al fuoco ottimale, a differenza di ciò che si potrebbe essere indotti a immaginare. Le case realizzate in cemento armato precompresso, a loro volta, sono stabili come quelle tradizionali, ma in più hanno il vantaggio di patire in misura inferiore le deformazioni delle strutture orizzontali.

Ambienti prefabbricati e comfort abitativo

I materiali di composizione, pertanto, rendono le case prefabbricate decisamente confortevoli dal punto di vista acustico e termico. Inoltre, il legno con i suoi colori e i suoi profumi dà origine a un ambiente piacevole e accogliente: in una parola, salubre. Le costruzioni prefabbricate sono edificate a secco, e questo vuol dire che non vengono usati collanti o altre sostanze inquinanti e pericolose perché invisibili. Il microclima interno, infine, è davvero ottimale.