Una delle tradizioni italiane più forti, dal punto di vista economico e lavorativo, riguarda sicuramente il settore automobilistico. In tantissimi sono appassionati di auto: che si tratti di seguire la Formula 1 in televisione, di tifare o (purtroppo) rammaricarsi per i risultati della Rossa nelle ultime stagioni, di acquistare un’automobile con i risparmi della vita o semplicemente di lasciarsi andare guidando su lunghe strade asfaltate – sognando di essere sulla Route 666 con Sweet Home Alabama di sottofondo -, la passione per i motori è un marchio distintivo della cultura italiana.
Per tantissimi imprenditori, dunque, sfruttare la passione per l’automobilismo in Italia è semplicemente un affare; uno dei luoghi che possono condensare maggiormente questa grande passione è il concessionario, dove gli appassionati di automobili possono strabuzzare gli occhi nel vedere tanti modelli delle proprie vetture preferite condensati in un sol posto.
Naturalmente, aprire un concessionario non è certamente semplice, dal momento che dovranno essere numerosi gli elementi tecnici da prendere in esame. Ecco, allora, una panoramica su tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come aprire un concessionario.
Trovare uno spazio fisico nel quale aprire un concessionario
Il primo punto che dovrà essere considerato, naturalmente, per l’apertura di un concessionario di automobili in Italia riguarda lo spazio fisico all’interno del quale le auto che vengono messe in vendita e lo showroom possa essere realizzato. Vien da sé, dunque, che lo spazio che si utilizza debba essere molto esteso per dimensioni e per capacità, dal momento che al di là delle automobili dovrà essere in grado anche di accogliere numerose persone ogni giorno.
Insomma, senza mezzi termini, serve uno spazio molto ampio: un’idea potrebbe essere quella di guardare alla presenza di capannoni dismessi tipo di spazi molto estesi, per dimensioni, all’interno dei quali realizzare il proprio showroom, oltre che ospitare il personale e inserire le automobili al suo interno. Nel trovare uno spazio fisico nel quale aprire un concessionario potrebbero esserci delle difficoltà soprattutto per quanto riguarda la selezione di un ambiente. In questo senso, si potrà fare riferimento ad una realtà immobiliare, che permette, ad esempio, di selezionare uno dei capannoni in vendita a Modena, qualora si voglia investire nell’immobiliare in Emilia Romagna.
Ciò che importa, in ogni caso, è che lo spazio che si sceglie sia affine alle proprie esigenze e necessità di spazio.
Burocrazia da rispettare e procedure amministrative
A questo punto, si viene al nocciolo della questione: aprire un concessionario non è certamente semplice, indipendentemente dallo spazio che si sceglie, per l’insieme delle procedure burocratiche e amministrative che dovranno essere rispettate.
Quando si vuole aprire uno spazio di questo genere è importante pianificare, nel dettaglio, tutti i passaggi che dovranno essere seguiti, attraverso la realizzazione di un business plan e di un insieme di attività che possono essere realizzate con una certa cadenza nel tempo.
Di base, sarà necessario avere a disposizione un insieme di documenti e di certificazioni che permettano di autorizzare l’apertura di un concessionario per automobili.
Innanzitutto, dunque, bisognerà mettersi in regola dal punto di vista economico nei confronti del fisco in Italia, per mezzo dell’apertura di una partita Iva. In secondo luogo, l’impresa che vuole essere realizzata, dal momento che si tratta di un’attività commerciale a tutti gli effetti, dovrà essere registrata presso il registro delle imprese, per poi comunicare al Comune in cui si opera l’avvio dell’attività dal punto di vista effettivo.
Infine, bisognerà aspettarsi anche dei controlli dal punto di vista strutturale, igienico, sanitario e di fattibilità dell’impianto, dal momento che il proprio spazio commerciale dovrà rispettare un insieme di norme che sono proprie della burocrazia italiana e della normativa vigente.